venerdì, aprile 14, 2006

Seminara: reperti archeologici

Homepage

Seminara di prima il 1783 doveva essere relativamente ricca di oggetti d'arte. In passato, durante il Cinquecento ed il Seicento, si doveva essere accumulato una certa ricchezza in conseguenza della produzione della seta, un prodotto pregiato di cui Seminara era uno dei principale centri in Calabria. In Seminara non si tesseva la seta perchè era necessario un apposito privilegio, che in Calabria aveva solo Catanzaro. Per il resto la sete viaggiava verso Napoli, dove il libro delle matricole della seta contiene l'elenco di tutti i commercianti della seta esistente nel regno. Fra questi ve ne erano di Seminara. L'elenco verrà dato altrove. Qui ci basta aver individuato una delle maggiori fonti di quella ricchezza che rese possibile l'abbellimento artistico della Seminara di prima del 1783, quando il terribile flagello diede un colpo mortale a quella che era stata la principale città della Piana tanto nel Cinquecento tutta la Piana oggi detta di Gioia era prima detta di Seminara come prima ancora era dettaPiana di San Martino, per l'ubicazione di questo ultimo paese esattamente al centro geografico della Piana.

Dopo la distruzione del 1783 la nuova Seminara fu ricostruita un poco distante, in posizione più alta, salendo verso il monte Sant'Elia. Di tutto quello che era rimasto si utilizzò quel che si poteva. Le mura di cinta sono scomparse del tutto, fatto eccezione per un mozzicone rimasto in Sant'Antonio, all'ingresso di una delle Porte della città. In questa sezione vengono chiamati "reperti" tutti gli oggetti artistici o le testimonianze che si possono far risalire alla vecchia Seminara senza poter dare indicazione documentata di dove si trovassero esattamente e cosa rappresentassero. Le chiese ricostruite o superstiti sono divenute centri di raccolta di unaa parte di questi reperti reperti e per ognuna di essere verrà aperta un'apposita sezione fotografica.

Qui invece vengono raggruppati tutti gli oggetti di cui si ha conoscenza e di cui si ignora la provenienza. Poiché è scarsa o inesistente la documentazione non mi arrischio ad attribuzioni di sorta. Naturalmente, se avrò notizie attendibili le riporterò nelle didascalie alle foto, correggendo ed integrando ogni volta ciò che parrà opportuno. Non trattandosi di una pubblicazione a stampa è sempre possibile in ogni momento una nuova e migliore stesura dei testi, ai quali ognuno che ne sia in grado può collaborare.

A - PALAZZO COMUNALE

1. Bassorilievo I° murato nella parete del pianerottolo della scala di ingresso al primo piano. Per la sua posizione è quello più facilmente osservabile e studiabile.


a) Particolare.



2. Bassorilievo II° murato nella parere di destra nell'androne di ingresso del Palazzo Comunale


3. Bassorilievo III° murato nella parete di destra (o sinistra) nell'androne di ingresso del Palazzo Comunale


4. Prima raffigurazione di San Martino patrono di Seminara. Murato frontalmente nell'androne di ingresso del Palazzo Comunale.


5. Seconda raffigurazione appesa nell'androne di ingresso del Palazzo Comunale.


6. Seconda raffigurazione di San Martino patrono di Seminara. Murato frontalmente nell'androne di ingresso del Palazzo Comunale.


7. Primo monaco. Si trova ad uno degli angoli dell'androne di ingresso del Palazzo Comunale.


8. Secondo monaco. Si trova ad uno degli angoli dell'androne di ingresso del Palazzo Comunale.


a. Colonna. Si trova ad uno degli angoli dell'androne di ingresso del Palazzo Comunale.


10. Reperti nascosti in un angolo della scala del Palazzo Comunale.

Nessun commento: